Problemi di permessi: l’ingresso della merce in Italia può essere rifiutato per motivi speciali su indicazione ad esempio del Ministero della Salute o del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.I dazi doganali sono delle imposte che vengono riscosse nel momento in cui un bene viene importato o esportato verso paesi che non fanno parte dell'Unione Europea. Dunque i diritti doganali non si applicano a tutte quelle spedizioni che avvengono all'interno dell'UE.
Si tratta di uno strumento il cui compito è quello di proteggere determinati settori economici dei singoli paesi, nel momento in cui essi non sono in grado di competere con la concorrenza di altre nazioni le quali sono in grado di offrire determinati prodotti a condizioni più favorevoli.
Obbligo di sdoganamento per chi riceve la merce
L'importazione di merce in un paese o territorio fiscale diverso da quello di origine della merce comporta infatti l'obbligo di sdoganamento. Tutta la merce deve superare alcuni controlli di sicurezza alle frontiere (sanitari, controlli di qualità, ecc.) e rispettare gli obblighi fiscali del paese di destinazione (pagamento di tasse e dazi) nonché altre spese di dogana derivanti dalla gestione delle procedure di importazione e custodia e immagazzinamento delle spedizioni.
Ampliando il raggio possiamo dire che il diritto doganale è l’insieme di tutti quegli standard normativi che possono essere applicati alla movimentazione internazionale di merci, nonché alle persone coinvolte nella gestione doganale stessa.
Chi paga dazi doganali
I dazi doganali di norma devono essere pagati dal destinatario, affinché la merce possa effettivamente entrare in suo possesso. Se questi rifiuta il pagamento dei dazi, il costo viene direttamente addebitato al mittente della spedizione.
Infatti, uno dei motivi più comuni per i quali una merce viene rifiutata dal destinatario è proprio il pagamento delle imposte doganali, motivo per il quale conviene sempre avvisare il destinatario del fatto che egli sarà tenuto ad effettuare questo pagamento non appena la merce giungerà a destinazione.
Si tratta dunque di un esborso rilevante e del quale bisogna tenere grande considerazione nelle transazioni commerciali.
Chi incassa i dazi doganali
Il dazio doganale è una forma di tassazione prevista dall'Unione Europea e indirizzata sia alle persone fisiche che a quelle giuridiche che risiedono all'interno del territorio europeo.
I singoli stati membri sono chiamati a riscuotere tale tassa per conto della UE stessa. Normalmente questo tributo viene pagato direttamente alla dogana da parte di chi importa, mediante un'apposita dichiarazione Doganale.
Come calcolare i dazi doganali
Quando si acquista della merce proveniente da fuori l'Unione Europea, l'importatore deve pagare i dazi doganali al fine di poter sdoganare la merce, e tale tributo varia in funzione del valore della merce acquistata.
Tale valore non è determinato sulla base del solo valore intrinseco della merce (ovvero il valore nudo e crudo dei prodotti senza considerare i costi accessori come la spedizione) bensì in base al valore della transazione, che include sia il costo della merce che quello della spedizione.
Tipologia della merce e nomenclatura tariffaria
Il valore della transazione va dunque applicato a specifiche tabelle che consentono di determinare la tariffa doganale da applicare.
All’interno dell’Unione Europea i dazi si calcolano in base al sistema della Tariffa Integrata Comunitaria detta anche Taric che indica i dazi da applicare. Di norma è direttamente il fornitore che fornisce l'intestazione tariffaria corretta così da facilitare questo tipo di lavoro e velocizzare le operazioni di sdoganamento. Oltre questi costi bisogna considerare anche l’IVA (22%) e gli oneri di vettore.
Maggiori informazioni sulla nomenclatura e calcolo dei dazi doganali si possono trovare direttamente sul sito dell’Agenzia delle Dogane, facendo apposita richiesta con i dati da presentare alla dogana.
Come evitare i dazi doganali
L'unico modo che esiste per non pagare i dazi doganali è quello di acquistare prodotti per un valore complessivo di 22€ alla volta, inclusa la spedizione quando questa ha un carattere commerciale.
Al contrario, quando la spedizione avviene da un privato ad un altro, in quel caso il limite è innalzato fino a 45€.
Oltre a trattarsi di una spedizione di natura non commerciale, è altresì necessario che le merci in questione:
- Siano ad uso personale e familiare di chi le riceve, dunque senza scopi commerciali
- Vengano spedite in maniera occasionale
- Non vi sia un corrispettivo dietro la spedizione, dunque non si tratti di un acquisto
Dazi doganali a carico del mittente
Il pagamento dei dazi doganali è solitamente di responsabilità del destinatario, salvo diversi accordi con chi effettua la spedizione. Esiste infatti la possibilità di far pagare direttamente al mittente questi costi anziché al destinatario. In questo caso il mittente riceverà una fattura per dazi e per le imposte.
Motivi per i quali un pacco può essere trattenuto dalla dogana
Capita di ricevere una comunicazione ufficiale, solitamente scritta ma delle volte anche telefonica, relativa al proprio pacco che giace fermo in dogana in attesa di autorizzazioni. Ciò può verificarsi per diversi motivi:
- Vi è un ragionevole dubbio sul valore: il pacco potrebbe essere trattenuto in dogana per verificare il reale valore della merce che contiene.
- Problemi di permessi: l'ingresso della merce in Italia può essere rifiutato per motivi speciali su indicazione ad esempio del Ministero della Salute o del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Mancanza della fattura: un pacco può essere trattenuto dalla dogana nel caso in cui la fattura d’acquisto della merce non sia presente all’interno dello stesso. In questo caso l’utente riceve una raccomandata nella quale si chiede di integrare i documenti necessari per lo sdoganamento, tra cui la fattura.
Cosa succede se non pago i dazi doganali?
Nel caso in cui il destinatario si dovesse per qualche modo rifiutare di sostenere le spese relative ai dazi doganali, questi saranno allora addebitati a chi ha effettuato la spedizione.
In quel caso, chi ha effettuato la spedizione ha 3 diverse possibilità a sua disposizione:
- Far rientrare la merce al mittente
- Richiedere la distruzione della merce
- Richiedere l'abbandono della merce
Rientro della merce al mittente
Nel caso in cui chi ha effettuato la spedizione decida di far rientrare al mittente la merce sarà chiamato a pagare sia le spese di rientro che i dazi di importazione che in origine avrebbe dovuto pagare il destinatario.
Distruzione della merce
Nel momento in cui non è possibile sdoganare la merce e questa non può essere rispedita indietro al mittente, quest'ultimo ha la facoltà di richiedere nella distruzione. Si tratta di un procedimento per il quale la merce viene resa inutilizzabile e dunque il suo valore viene annullato.
I costi di tale operazione sono da addebitare a chi ha effettuato la spedizione. Nel caso in cui vi sia un problema di salute pubblica, sono direttamente le autorità a predisporre la distruzione della spedizione.
Abbandono della merce
L'abbandono della merce può essere richiesto da chi ha effettuato la spedizione nel caso in cui il destinatario non accetti di pagare la dogana. Tale soluzione può anche essere imposta dalle autorità doganali stesse nel momento in cui è impossibile consegnare la merce e scadono i termini di giacenza.
La merce abbandonata solitamente non prevede costi aggiuntivi per il mittente della spedizione e questa viene successivamente messa in vendita all'asta.
Ricorda infine, che fintanto la dogana si oppone all'invio di qualsiasi merce, questa rimarrà fisicamente nel magazzino dello spedizioniere in aeroporto, porto o scalo interporto.